mercoledì 4 gennaio 2017

DAVID



«Sì, sbaracchiamo e torniamo a Sussex Borough,» stava dicendo quando con la coda dell’occhio vide uscire dalla porta del lodge, in forte ritardo rispetto al resto del gruppo, Morgan in persona.
La consapevolezza di averlo lì a pochi passi, propria ora, nel momento cruciale della decisione, gli allargò il cuore. Era come se quell’apparizione imprevista gli stesse dando una seconda possibilità. Una felicità immotivata gli montò dentro e lo spinse a girarsi lentamente per fronteggiare Morgan e osservarlo per l’ultima volta.
Il boia ricambiò con sguardo laterale, complice e malizioso. Reggeva il casco nero con una mano e con l’altra una lattina di Dr. Pepper. Succhiava da una cannuccia e si abbandonava al piacere della bibita. Sembrava quasi che ne soffrisse, con quelle sopracciglia inclinate ai lati del viso e le guance scavate dal risucchio.
In quel momento ricordò a David un animale ferito, nonostante la solita divisa truce incrostata di svastiche dorate. Quel pensiero gli fece pungere gli occhi.
Morgan restava un lupo feroce ma per un istante gli sembrò colto nell’atto di guaire come per una spina infilzata nella zampa. Gli struggeva il cuore. Perché quel ragazzo non poteva semplicemente avere negli occhi un’espressione coerente con il grandissimo stronzo che era?...

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