lunedì 26 dicembre 2016

Vi presento un brano tratto dal mio ultimo romanzo "David"

"...Protetto dall’oscurità, fingendo di controllare i giunti sotto il pianale dell’auto da corsa, David cercò di recuperare la calma. Come aveva potuto perdere il controllo con tanta facilità? Come aveva potuto dare a Wollstonecraft la prova di quanto lo eccitasse? Perché era un fatto, duro come roccia e come ciò che teneva tra le gambe: il boia aveva toccato con mano la prova lampante della debolezza di David. Un cazzo in tensione voleva dire la stessa cosa in qualsiasi parte del mondo.
Doveva farla finita. Ma dire che era difficile era poco. Ormai cercare di concentrarsi sulla regolazione degli assetti era diventato praticamente impossibile. Il contrasto tra le pupille di Morgan dilatate dal piacere mentre gli occhi si spalancavano per la paura continuava a tornargli in mente. Torturandolo, tormentandolo come un pungolo. David scivolò fuori da sotto l’auto e si pulì le mani sullo straccio che teneva abbandonato sul carrello degli attrezzi. Doveva cercare di distrarsi, cancellare quanto era appena successo, convincersi che tutto sarebbe tornato come prima. Non doveva più permettere a se stesso di cacciarsi in situazioni dolorose. E con Morgan sarebbero stati guai e stridore di denti, era una certezza... "


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