lunedì 7 luglio 2014

Buonasera ragazze! Dall'immagine si vede che sono un tantinello...arrabbiata!
Ma è colpa mia, d'altra parte. Se decido di leggere determinati romanzi poi mi devo beccare le conseguenze e io, per carità, me le piglio tutte, ma un pochino fatemi ribellare!
Sto leggendo "La devozione" di Anisha Rai edito Newton Compton e in cosa mi imbatto? In frasi tipo questa:

Il respiro di August sembrava ispessito. Jordan prese un altro sorso di vino, mentre aspettava la prevedibile domanda.
 «Perché non io?».
 «Non è adatta a te», disse senza mezzi termini.
 «L’hai addestrata tu, per quale motivo non dovrebbe essere adatta anche a me?», replicò irritato.
 «È troppo emotiva. Piange».

La parte che ho trovato di pessimo gusto è concentrata in quel verbo: piange. Sembra che parlino del cane, o del gatto, o del criceto di casa! Ma io dico, o le donne sono sempre state sub senza mai uscire allo scoperto e quindi si identificano in pieno, o questi libri in realtà li leggono gli uomini...
Auspico di leggere a breve un romanzo in cui un uomo a quattro zampe le prenda di santa ragione per il piacere della sua padrona. E che magari a un certo punto si lamenti con la sua amica dicendo: guarda, piange!
Vado avanti nella lettura, la vedo molto perigliosa...


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